32.012550$-5.488122$ WEST AFRICA Moto Tour 2018-2019 di Pinuccio
& Doni – 5 aprile Post 93) Zagora => Oasis del Draa =>
Tinzouline => Nkob => Tazarine => Alnif =>Tinghir => Gole di
Todra => Agoudal MAROCCO – Non possiamo lasciare
Zagora senza prima passare dall’officina Chez Ali Nassir, per salutare il
nostro amico meccanico conosciuto qualche anno fa. L’ultima volta che sono
stato qui era il 2014, in sella alla mia splendida Honda Africa Twin RD03 del
1988. Non ho mai avuto problemi con le mie moto, ma conosco bene Ali, per aver
accompagnato qui da lui qualche amico bisognoso di cure per la propria moto.
Anche stavolta non devo fare niente, però mi fermo volentieri per presentargli
Doni e, nonostante siano passati 5 anni dall’ultima volta, mi riconosce subito,
meravigliandosi di vedermi con la Transalp. Gli spiego che quando faccio lunghi
viaggi insieme a Doni, mi sento più a mio agio. Mi chiede se sta andando tutto
bene e se voglio che dia un’occhiata alla moto. Gli rispondo che nonostante i 9mila
km percorsi dall’Italia al Burkina Faso, più altrettanti per tornare indietro,
è tutto a posto. Non contento mi ordina di mettere la moto sul cavalletto
centrale così che possa dare una bella pulita alla catena, poi infine la lubrifica per bene.
Grazie Ali,
quanto ti devo? Niente, vai e ricordati di ripassare a trovarmi quando tornerai
in Marocco. Gli stringo la mano e do una mancia al giovane aiutante, poi
attacco uno dei nostri adesivi accanto a quello del 2014 quando ero passato con l’amico Ambrogio & company!!!
Quando invece ero venuto in Marocco nel 2013 insieme a Doni, non eravamo passati da qui, così lei si era persa la vista
della meravigliosa Oasi del Draa, ritenuta una delle più grandi di tutto il
Nord Africa.
Rimedio quest’anno, mostrandole tutta la Valle del Draa e
l’immenso palmeto lungo più di 50 chilometri, intervallato da antichi villaggi
berberi con le caratteristiche kasbah ormai semi diroccate.
Dopo Tinzouline proseguiamo sulla N9 fino al
bivio per Nkob. Continuiamo sulla R108 fino a Tazarine, poi ci immettiamo sulla
N12. Quando siamo ad Alnif, svoltiamo sulla R113 che teniamo fino a raggiungere
la N10. Giriamo quindi a sinistra per Tinghir, poi dopo il paese eccoci
finalmente sulla R703 con belle vedute panoramiche sull’Oasi di Todra.
La strada prosegue attraversando le
impressionanti Gole del Todra, per salire sulle montagne dell'Atlas fino al villaggio berbero di Agoudal,
situato ad una altitudine di 2352 metri slm anche se prima dobbiamo superare un
passo di 2680 metri.
La stupenda giornata assolata, con il bel cielo
azzurro che avevamo a valle poco prima, qui in quota si trasforma. All’improvviso la temperatura cala
vertiginosamente, il sole scompare e incomincia a piovere ghiaccio.
Abbiamo freddo, ma mancano solo 19 chilometri
alla nostra meta, così teniamo duro e proseguiamo senza coprirci ulteriormente.
Fortunatamente non dobbiamo perdere tempo per
cercare un posto dove dormire, so già dove andare, nel navigatore ho salvato le
coordinate di Ibrahim, anche se in realtà ho impresso nella memoria dove si
trova.
Appena ci vede, apre subito il portone del cortile e accende la stufa a
legna nella nostra camera, poi ci dice di seguirlo nella saletta adibita a
ristorante dove ci prepara del the con i biscotti, per scaldarci intanto che l’acqua
della doccia va in temperatura… è bello sentirsi a casa in un posto così
isolato dal resto del mondo…
Perfino sulla porta c’è ancora il nostro adesivo,
messo li 5 anni fa!!!
Intanto che ci viene preparata la cena, usciamo
a fare due passi nell’antico villaggio, destando la curiosità degli anziani,
seduti per terra lungo la strada, completamente avvolti nella loro caratteristica Djellaba con
tanto di cappuccio per ripararsi dal freddo.
Chiediamo ad una bimba dove si trova la kasbah,
così in un attimo ci troviamo circondati da un bel gruppetto di ragazzini
desiderosi di farci strada per accompagnarci, qualcuno più intraprendente
mastica un po’ di inglese, così ne approfitta per esercitarsi facendo un po’ di
conversazione con noi.
Quando torniamo all’auberge, la cena è pronta. Sul
tavolo, sistemato accanto alla stufa, troviamo un piccolo antipastino di
salame, formaggio e olive. Poi ci viene servita un’ottima zuppa marocchina,
calda e abbondante, che ci scalda per bene le budella. A seguire un bel cous
cous di agnello con zucca, patate e zucchine.
Il tutto compreso nel prezzo
della camera, insieme alla colazione, per una cifra ridicola (30€).
Quando finiamo di cenare e usciamo nel cortile
per trasferirci nella nostra stanza, rimaniamo sorpresi vedendo la nostra povera moto
coperta di neve… e meno male che siamo in Africa!!!
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